La
cura del
paziente depresso è molto varia e complessa e necessita di un piano
terapeutico
personalizzato basato principalmente su terapia farmacologica e
psicoterapia. Per
quanto
riguarda le terapia farmacologica il paziente
depresso può
essere trattato con sali di litio, antidepressivi e neurolettici.
La
psicoterapia in un soggetto depresso può essere valida come unico
trattamento,
qualora il disturbo depressivo sia di lieve entità, altrimenti deve
essere
usato come coadiuvante della terapia farmacologica. Generalmente il
trattamento
psicologico del disturbo depressivo maggiore prevede una fase acuta
della
durata media di 6-8 settimane finalizzata alla remissione, una fase di
continuazione di circa 6-12 settimane in cui si previene una ricaduta
(ricomparsa dello stesso episodio) ed una di mantenimento, che può
durare anche
anni volta alla prevenzione di recidive (ovvero comparsa di nuovi
episodi). La
psicoterapia del disturbo depressivo non è facilmente applicabile alla
pratica
clinica nei servizi pubblici perché richiede un impegno di risorse
umane difficilmente
disponibili. Gli approcci psicoterapeutici individuali sono stati negli
ultimi
anni sottoposti a numerosi studi sistemici atti a deferirne l’efficacia
in
tempi brevi (20-30 sedute al massimo) in modo tale da poter essere
applicate ad
un numero maggiore di soggetti. E’ importante inoltre che i pz.
sottoposti a
psicoterapia siano informati circa la natura del disturbo che li
affligge per
avere una buona compliance alla terapia. E’ necessari che convincere il
pz. che
la depressione è una malattia come le altre e non un segno di debolezza
o un
difetto del carattere, informarlo su le cause e la prognosi e
convincerlo che
la guarigione è la regola, non l’eccezione, pur essendo abbastanza
frequenti le
ricadute.
Un
altro
trattamento terapico molto discusso ed ormai in disuso per la cura dei
disturbi
depressivi è la terapia
elettroconvulsiva (il famoso elettroshock).
Ultimamente
si son aperte nuove frontiere per la cura dei disturbi
depressivi sia nell’ambito della terapia psicologica che di quella
fisiologica.
Sono stati, di recente, posti in risalto gli effetti benefici che la
musica e
la compagnia di un animale possono avere sulla psiche umana. Si sono
coì
delineate le linee guida della musicoterapia
e della pet-therapy.
Da un punto
di vista fisiologico la nuova frontiera terapeutica è un pace-maker
che
stimolando in modo continuo e pulsatile il nervo vago induce il
rilascio di
sostanze neuro-attive ad azione antidepressiva.